
Poeta, romanziere, cantautore con uno stile raffinato ed introspettivo.
Una vita segnata da esperienze di ogni tipo, non ultima la filosofia zen che gli ha cambiato la vita. Marianne Ihlen è considerata la Musa principale di Leonard Cohen e il più duraturo dei rapporti nella movimentata vita sentimentale del poeta canadese. Rapporto tanto forte quanto ineffabile, così profondo che spesso Cohen chiamava per errore Marianne anche Suzanne, la madre di suo figlio; a Marianne dedicò una delle sue canzoni più amate, “So long Marianne”, scritta nel momento della loro separazione, in cui emerge la necessità di staccarsi da lei per poi amare di nuovo, ma di fatto testimonia come il loro rapporto non sia mai stato interrotto.
Marianne a 80 anni, negli ultimi istanti di vita, si fa canticchiare dal suo manager “Bird on fire”, la sua canzone preferita di Cohen a cui lei stessa aveva suggerito il titolo durante la loro convivenza a Idra, quell’ isola greca che fu sempre rifugio dell’anima di Cohen, luogo dove lui ha prodotto una buona parte dei successi musicali e letterari.
Prima di lasciare la vita terrena a Marianne viene recapitato il messaggio di Leonard: “fai buon viaggio, ci vediamo tra poco in fondo al viale” .
Tre mesi dopo lui manterrà la sua promessa.